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 MediaMessaggiStudiLa grazia e la disciplinaStudio 4     novembre 24, 2024  
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La grazia e la disciplina nella famiglia e nella chiesa - studio 4

 

Studio 4

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Nella consapevolezza delle nostre mancanza, ci ricordiamo di Lam. 3,19 – 24!

La grazia di DIO è all’opera in noi e non è stata vana! 1. Cor 15:10 è GRAZIE SIGNORE GESÙ!

Fil 3,12-16: Ed è anche una grazia che malgrado i nostri limiti, il Signore c’incoraggia a continuare!

Veder la nostra vita alla luce

* del “essere in cammino”,

* del “raggiungere un traguardo dopo l’altro”, (ma solo uno per volta!)

* del sapere che posso dimenticare le cose di dietro e protendermi verso quelle che stanno davanti,

* del sentire che questo è un atteggiamento di maturità, v 15,

e mi sprona e mi incoraggia senza schiacciarmi!

Ef 4,11-16: Non più bambini sballottati ….. ma uomini fatti, all’altezza della statura di Cristo! Uomini che si confrontano con la norma (gr. metros) lasciatoci dall’esempio di Cristo!

1. Cor 16,13: stare fermi …. Comportamento virile…. (gr. andrizesthe, appare solo qui nel NT, la radice viene da “essere uomo”) e fa pensare a una figura forte, maschile, adulto, maturo.

Ricorda la figura del Padre in Cristo, forte e maturo in 1. Gv 2,13 e 14.

La virilità non è una forza devastante e incontrollabile!

La virilità si esprime nella concentrazione della forza verso il raggiungimento di un obiettivo valido, cioè lo “stare fermi nella fede!” e il “fortificarsi ulteriormente!”

E’ legato al “vegliare”, al compiere ogni sforzo possibile a non venire meno al momento critico, vedi Gesù nel Getsemani!

= Non essere debole.

Gesù NON era un debole. Si sarebbe potuto sottrarre all’arresto e al processo, ma non l’ha fatto.

Avrebbe potuto essere visto come “uno debole”, invece Pilato era stupito della forza e della dignità con cui Gesù affrontava tutto, (GV 19.5).

Gesù taceva di fronte alle accuse, non riteneva necessaria di difendersi, perché stava raggiungendo lo scopo della sua missione!

Gesù non sarebbe morto, spezzato dalle ferite e dalle sofferenze; ma sarebbe morto, perché lo aveva scelto, e perché si era sottoposto ad un rigido autocontrollo in tutto per arrivarci!

Ciò che potrebbe essere visto come debolezza era un atto ti virilità incredibile!

Dio si poteva permettere il lusso di “sembrare debole”. Dio onnipotente che s’incarna in un essere umano limitato, vulnerabile, tentabile, fragile e che nasce in una stalla, il cui primo posto letto era una mangiatoia. Dio si presenta con questo tipo di biglietto da visita.

Dall’altro canto, questa nascita in debolezza era:

* annunciata dai profeti

* annunciata dall’universo, vedi i Caldei che lo “leggevano nelle stelle”

* proclamato dagli angeli al momento della nascita, accompagnato da una corale celeste maestosa che “faceva paura”. Debole e maestoso!

Se un regista moderno decidesse di fare un film su Gesù, contestualizzando la sua missione nei tempi moderni, Gesù sarebbe la figura del supereroe che combatte la malvagità e le ingiustizie.

Lui sarebbe il forte che difende i deboli; si adopererebbe per ristabilire la giustizia, smaschererebbe i corrotti e gli ipocriti, sarebbe il buono che combatte il nemico finale, satana.

LA GRAZIA di DIO, la nostra ancora di salvezza è "Fortifichiamoci nella grazia"!

Grazie alla grazia e la fedeltà di Dio malgrado i miei momenti di infedeltà, Lam 3,22 e 2. Tim 2,13:

1) L‘accesso alla grazia: La nuova nascita è La grazia opera la salvezza eterna

Agli Efesini (Cp 2,8-10) l‘apostolo Paolo ricorda che loro sono salvati „solo per grazia“!

Egli contrappone questa verità alle proprie opere; e a qualsiasi merito o diritto acquisito/acquisibile da parte dell‘uomo.

La grazia esclude o annulla tutti meriti dell‘uomo in vista della salvezza. Altrimenti la grazia verrebbe annullata dalle opere. Perché se la salvezza fosse „per opere“ non occorrerebbe più „la grazia“ per salvarsi.

Di conseguenza: la gloria per la salvezza va esclusivamente a DIO!

Chi è nato di nuovo, lo è „PER GRAZIA“ di DIO,

e lo è interamente. La grazia non salva „un pochettino!“ Dopo essere salvati, non occorre cominciare a sforzarsi per migliorare o completare la salvezza.

Ciò che DIO fa, è ben fatto!

Se "uno è in Cristo“, non è più un “dis - graziato!“

2) La VITA nella GRAZIA

Se siamo salvati per grazia, questo è solo l‘inizio. La Bibbia c’insegna che il discepolo di Cristo deve imparare a crescere e a fortificarsi nella GRAZIA.

2.Tim 2,1; 2.Pietro 3,18.

Crescere nella GRAZIA:

> Grazie alla grazia si cresce. Cosi come la vita nuova è un dono, anche la crescita nella fede è resa possibile per grazia! Nel camino della fede non andiamo avanti nella propria forza, o grazie alle proprie capacità!

> Crescere è possibile solo dipendendo dal Signore Gesù, e stringendo un rapporto sempre più saldo con Lui. Le nostre proprie forze, il nostro proprio „saper fare“ non ci porta da nessuna parte, se non sono consacrate a LUI!

Crescere nella fede, significa accettare i propri limiti, i limiti delle nostre capacità, l’imprevedibilità dei nostri pensieri e sentimenti; i capricci del nostro cuore; la propria debolezza, e dobbiamo sviluppare una forte consapevolezza, del nostro disperato bisogno di Gesù e del suo aiuto: - ogni giorno: - tutto il giorno: - e per ogni momenti, altrimenti non “ne facciamo una buona”.

Via dalle nostre vita l‘orgoglio; la falsa sicurezza che si poggia p.E: su delle esperienze fatte, oppure sul fatto che ormai abbiamo fatto un certo camino nella fede, o che conosciamo bene le Scritture, ecc..

Come ci siamo sentiti durante i primi 3 studi? Inadeguati? Inadempienti?

Chi di noi può dopo essersi pentito, pretendere il perdono e non rimettersi l‘ennesima volta alla misericordia di DIO, e al merito del sangue versato di Cristo Gesù?

Chi di noi non sente la propria fragilità, se pensiamo al fatto che dovremmo vivere una vita disciplinata ed essere “uomini di Dio”, “Padri e mariti che onorano Cristo”?

Eppure, siamo ancora qui, stiamo crescendo, non ci siamo definitivamente smarriti o arrenati. Perché DIO, per grazia è stato sempre fedele, anche quando noi siamo stati infedeli! Vs 13!

3) Dipendere dalla grazia, non significa dare spazio al peccato, non significa giustificare le nostre debolezze!

Paolo insegna: Siamo responsabili affinchè la GRAZIA di DIO possa compiere la sua opera nella nostra vita! Dobbiamo scegliere di dipendere dalla grazia!

> Cresco solo, se desidero profondamente di non peccare, perché è diventato innaturale per la vita nuova che abbiamo ricevuto (vs 1) oppure:

> Cresco solo se imparo a chiedere perdono confessando il mio peccato e a concedere il perdono a chi me lo chiede!

> Cresco solo se desidero ubbidire di cuore all‘insegnamento che abbiamo ricevuto da DIO.

Se ignoro volutamente gli insegnamenti di DIO, se nel mio cuore non desidero di mettere in pratica, tutta la GRAZIA di DIO non può fare niente nella mia vita!

Domanda: Desideri fortemente di vivere una vita disciplinata alla gloria di DIO?

4) La difficoltà di accontentarsi della GRAZIA nell‘esperienza del apostolo Paolo:

"Accontentarsi della sola grazia“ può sembrare una contraddizione! Vedi: 2.Cor.12, 7-10.

L‘apostolo Paolo, arrivato ad un certo punto della sua vita ha fatto un bilancio.

Lui è un servitore di DIO convinto, consacrato, disciplinato.

E inoltre è anche molto capace! E‘un teologo per eccellenza! E‘ il più grande missionario di tutti i tempi! E‘uno stratega ed esperto nella fondazione di nuove chiese! E‘ uno scrittore di successo. E‘ poliglotta, studioso di lingue! E con tutto questo, sapeva pure mantenersi nella vita, lavorando con le proprie mani, e provvedere ai suoi propri bisogni, quando la situazione lo richiedeva.

Ma, questo grande uomo di DIO; ha anche dei limiti e ci soffre!

Probabilmente si riferisce qui alle sue difficoltà della vista. La sua difficoltà era cosi grande, che p.E non poteva scrivere lui direttamente le lettere, ma aveva bisogno di un segretario.

Ed avere problemi di vista ai tempi suoi, era molto grave, sia per poter muoversi nei suoi viaggi, sia nel comunicare con la gente, ecc…

E pensa: Se non avessi quei limiti, potrei servire ancora meglio il Signore! Questo pensiero è perfettamente leggittimo, è molto comprensibile!

Allora prega che DIO lo tocchi e lo guarisca.

Implora Dio! Insiste nella preghiera, e DIO risponde:

"La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si mostra perfetta nella debolezza!“ (vs 9)

E Paolo risponde: „Allora, va bene. Se è così, se la mia debolezza puo servire ad evidenziare la TUA potenza, allora mi vaterò piuttosto della mia debolezza. Perché quando sono debole, io sono forte“.

E anche la vita del grande apostolo Paolo è una testimonianza di ciò che DIO vuole e può fare „PER GRAZIA“ nella vita dei suoi figli!

Il tuo limite è la situazione familiare? E’ questo l’ambiente che fa sentire la tua inadeguatezza?

Il tuo limite è la chiesa che frequenti e che secondo te non ti permette di “spiccare il volo?”

Impara a cercare la forza della grazia, diventerai forte e maturo, un vero uomo di Dio! Ci si fortifica nella grazia, 2.Tim 2,1 esperimentando la cura del Signore, così come testimoniata da Paolo in 2. cor 12,7-12. Per grazia possiamo diventare “forti nella potenza di DIO”. La grazia NON è la forza, ma per grazia cerchiamo e otteniamo la forza di Dio.

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