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 MediaMessaggiStudiLa grazia e la disciplinaStudio 1     novembre 24, 2024  
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La grazia e la disciplina nella famiglia e nella chiesa - studio 1

 

Studio 1

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1) Definizione della GRAZIA

a) L’insieme della bellezza, dell’eleganza, della gentilezza e della delicatezza che impronta l’aspetto di una persona, producendo un’impressione piacevole. “Si tratta di una persona gentile, cortese, graziosa…”

b) Disposizione di speciale benevolenza verso un’altra persona: “Entrare nelle grazie di….”

c) Condono totale o parziale di una pena, concesso al condannato con decreto speciale del Capo dello Stato. “Al condannato è stato concesso la grazia….”

d) La benevolenza di DIO verso la creatura umana, alla quale dispensa gratuitamente i suoi doni della salvezza, del perdono, della vita eterna, …. La grazia di DIO si manifesta attraverso le sue benedizioni che DIO concede al figlio Suo (fedeltà, sostegno, amore, perdono, le preghiere esaudite…) per guidarlo nel cammino della fede.

La grazia di DIO è l’unico rimedio alla nostra totale incapacità umana di arrivare alla salvezza attraverso i nostri sforzi.

Nel Vangelo di Giovanni la parola “GRAZIA” la troviamo solo tre volte, e precisamente in Gv 1,14, 16 e 17! …. La GRAZIA è venuta per mezzo di Gesù Cristo! (Grazia < > la legge)

(Nei Vangeli di Matteo e Marco, in greco non troviamo la parola grazia; in Luca la troviamo in greco 8 volte, e dagli Atti all’ultimo capitolo dell’Apoc 22,21 lo troviamo 132 volte:

Apoc 22,21: La grazia del Signore Gesù sia con tutti! è gran finale!!!!!!!!!!

La parola Caris che traduciamo con grazia ha la stessa radice della parola Cara che traduciamo con gioia, gaudio, letizia. Gal 5,22; Fil 4,4;

Nel AT, il versetto che illustra meglio la grazia lo troviamo in Lam. 3,22.

2) Definizione della DISCIPLINA

D: Che cosa vi viene in mente quando sentiamo il termine “disciplina?” …………………..

A differenza della parola Grazia, “disciplina” non ha una radice greca, ma viene dal latino, dove significa educazione, materia, o autocontrollo. In Efesini 6,4: Paideia = educare = Ebr 12,5,7,8 +11. E' disciplina intesa primariamente come educazione e non come correzione! Il pedagogo educa = “il disciplinatore disciplina”. Per noi ha una connotazione prevalentemente di “Correzione”. Biblicamente possiamo vederla come correzione, inteso come trasformazione o santificazione progressiva della vita pratica all’immagine di Cristo, più che come intervento punitiva per una trasgressione della volontà di Dio.

Esempi: Ebr 13,17: In greco: lasciatevi persuadere…; … ubbidite…; = parafrasare la disciplina,

Matteo 16,19 e 18,18 dove noi prendiamo l’idea di avere il diritto di “mettere qualcuno sotto disciplina” non contiene la parola disciplina, ma si riferisce al fatto che una chiesa che vive sotto l’autorità di DIO può accogliere la confessione del membro pentito e “sciogliere” o “legare” una persona, ma non perché ne ha un’autorità arbitraria, ma perché riconosce il pentimento e la confessione e sancisce (o meno) ciò che spetta solo a DIO, cioè il perdonare il peccato.

La disciplina è un tema caro ai maschi. L’atleta si sottopone ad una rigida disciplina per allenarsi e vincere il premio promesso! Vedi 1. Cor 9,24-27. (=lettura per la meditazione di domani mattina.)

Per fare funzionare un gruppo di persone, famiglia, chiesa, squadra, automobilisti sulla strada occorre disciplina. Essa assicura il buon funzionamento, e si evitano pericolo per se stessi e agli altri. L’automobilista indisciplinato mette in pericolo vite; colui che interrompe continuamente un discorso durante un incontro (di lavoro, in famiglia, in chiesa), da fastidio e paralizza il lavoro.

Senza regole che devono essere osservate, un gruppo (famiglia, chiesa, …) non va da nessuna parte.

Disciplina =/= ubbidienza cieca, =/= mezzo per annullare la propria volontà.

Esercitare vera disciplina mira sempre al miglioramento della situazione in modo dignitoso in cui uno si trova! Sia che la disciplina serve a rafforzare buone abitudini o propositi, (Paolo in Fil 3,13-16) o anche quando è inteso come atto correttivo per migliorare atteggiamenti e comportamenti o a sanare rapporti lesi. (vedi Natan che va da Davide dopo il suo peccato, o Gesù che va da Pietro al lago di Gennesaret Gv 21).

Attenzione alla troppo disciplina.

La troppo disciplina; la disciplina dura e senza grazia, la disciplina come fine a se stesso è distruttiva. Esercitare disciplina non significa automaticamente fare la cosa giusta. Con una rigida disciplina si può anche gestire un campo di concentramento, ma eticamente parlando, si fa la cosa sbagliata.

Usare disciplina nell’educazione dei figli mira al rafforzamento della loro personalità, non alla loro distruzione! Come vedremo, nel NT la disciplina non è mai abbinata a qualsiasi forma di violenza e/o uso della forza. Ciò non toglie il fatto che l’abbinamento “Fermezza e amore” sia p.e. una buona guida nell’educazione dei figli.

3) Illustrazione per una maggiore comprensione:

Pericolo: Legalismo, opere (Galati!) Perfezionismo, zelo carnale, autoritarismo
 

Bontà, compassione, misericordia, favore di Dio

GRAZIA

Perdono, fedeltà di Dio, essere paziente

controllo, sacrifici, rinunce, allenamento

DISCIPLINA

astenersi, concentrarsi, fare scelte, decidere

Trappola:(Ciò che indebolisce….)

Abuso della grazia, lasciarsi andare

Simpatizzare con il peccato, Rom 6,1 e 15

Percezione errata delle condizioni spirituali, vedi Ger 7,1-10 e 16!

Vivere senza prospettive giuste, senza obiettivi e quindi in modo sregolato,…..

Confrontarsi con il nostro tema: richiede un esame coraggioso della propria vita, oggi, adesso.

Lo scopo è Diventare uomini che vivono una vita disciplinata grazie alla potente GRAZIA di Dio!

La disciplina nel NT si riferisce prevalentemente all’autodisciplina, cioè all’attenzione che si deve dare a se stessi; auto-esaminandosi e lasciandosi educare nella disciplina. Nel NT non si riferisce all’attenzione con cui “osservare” ed eventualmente “correggere” l’altro! (E’ chiaro che l’anziano deve vegliare e rendere conto a Dio….., Ebr 13,17; ).

La disciplina del NT è: autocontrollo, astensione da…, moderazione, equilibrio come stile di vita, motivati da scopi e prospettive chiare per la nostra vita come figli di Dio.

4) Lettura di 1. Tim 3,1-7 Paolo intreccia i due aspetti

Dall’elenco dei requisiti per la figura di un credente maturo, si comprende che ciò che conta maggiormente è la qualità della vita, l’integrità e l’autenticità perché sono esse che conferiscono credibilità al ministerio dell’anziano. Mentre “il sapere fare”, o la mera conoscenza dottrinale sembra scendere in secondo luogo come importanza.

Ovviamente la qualità di vita è frutto dell’applicazione disciplinata delle verità bibliche nella propria vita. Aspirare = desiderare, corrisponde al verbo in cp 6:10, tradotto con “che vi si sono dati…” oppure a “desiderare una cosa migliore” per il futuro, Ebr 11,16.

Desiderare maturità cristiana implica sottoporsi ad una disciplina!

Desiderare maturità e realizzarla, è possibile attraverso un rafforzamento nella grazia! 2. Tim 2,1.

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