"La nostra lingua un fuoco"
Il capitolo 3:1-12 tratta un argomento scomodo per ogni lettore: l'uso sbagliato del dono della parola. Alfredo Apicella vuole aiutarci a comprendere quali responsabilità abbiamo quando usiamo la nostra lingua. Il dono di Dio della parola ci è stato dato affinché lo usassimo per lodare Lui, per portare incoraggiamento, consolazione, esortazione e testimonianza al nostro prossimo. L'uso improprio di questo dono può causare tristezza e scoraggiamento a chi ci ascolta. Noi stessi a volte, siamo stati bersaglio di maldicenze e calunnie che ci hanno ferito profondamente e in alcuni casi, hanno causato rotture e divisioni. Quando il nostro comportamento rattrista gli altri, rattrista lo Spirito che ci da potenza ed energia per vivere secondo Dio; se lo Spirito è rattristato siamo incapaci di rendere una testimonianza efficace, siamo privi di gioia e di forze per affrontare e superare i momenti difficili della nostra vita. La lingua è un membro che facilmente sfugge al controllo ma ha delle caratteristiche speciali se è ben usata. L'amore di Dio deve spingerci a comportamenti controllati e quando ci comportiamo secondo la Sua volontà, il primo vantaggio viene a noi , il nostro cuore si riempie di gioia e coloro che ci circondano vedono che imitiamo Colui che predichiamo. Immergiamoci in questo libro e scopriremo gli effetti negativi e positivi della comunicazione verbale.